Giacomo Nizzolo si augurava una prima parte di stagione completamente diversa. Il campione italiano si augurava di lottare per la vittoria alla Milano – Sanremo e nelle classiche del nord, ma una tendinite lo ha condizionato mettendo anche a forte rischio la sua partecipazione al Giro d’Italia. Fortunatamente il velocista della Trek – Segafredo è riuscito a recuperare nel migliore dei modi, ottenendo anche dei buoni piazzamenti al Giro di Croazia. Lo stesso corridore lombardo però al momento non vuole sbilanciarsi sulla sua condizione così come spiega alla Gazzetta dello Sport: “La condizione è al 70 per cento, non di più. Ma vincere in Croazia quasi non sarebbe stato giusto. Avrebbe dato una fotografia poco veritiera delle mie condizioni e suscitato chissà quali aspettative. A un certo punto non riuscivo più a capire da che parte girarmi. Pensavo di essere a posto, risalivo in bici e il dolore si riproponeva. Quando sono andato al centro di Fabrizio Borra, pensavo di essere quasi alla fine del problema e invece era come se fossi all’inizio. Mi hanno aiutato in tanti, ci ho messo del mio, ma di sicuro il suo aiuto è stato fondamentale”.
Nizzolo rimane cauto anche riguardo le sue possibilità al Giro d’Italia, promettendo però al tempo stesso di provare a dare il massimo ogni giorno: “Darò il 110 per cento ad ogni tappa, ma il Giro è un palcoscenico esigente e dovrò capire a che punto sono. I presupposti rispetto agli ultimi anni sono radicalmente differenti”.
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